giovedì 14 giugno 2018

Piazza Castello … continua la storia infinita …

Piazza Castello … continua la storia infinita …
Leggo, perplesso, le tante cose dette in queste ore dagli amministratori uscenti che vorrebbero tranquillizzare gli Avellinesi sui tempi di riapertura di piazza Castello. Il Comune di Avellino, secondo note di stampa, vorrebbe chiedere il dissequestro dell'area, anche senza la dichiarazione di avvenuta bonifica. E veramente paradossale è la vicenda che vede la Procura ordinare al Comune lavori per la messa in sicurezza permanente del sito contaminato di piazza Castello ed il Comune negare gli atti che accertino l'avvenuta bonifica. L'ARPAC infatti avrebbe avanzato la richiesta di operare ben 6 indagini – una ogni 6 mesi – per poter escludere la presenza nel sottosuolo di metalli pesanti. Quindi dovrebbero passare ben tre anni prima di poter ricevere dall'ARPAC la prescritta dichiarazione. Ma per poter “saltare“ tali tempi ci sarebbe stato in Provincia un incontro – anche alla presenza dell'ARPAC - per definire la documentazione da inviare alla Magistratura e ottenere il dissequestro dell’area. Un incontro davvero strano questo alla Provincia, e sarebbe interessante conoscere chi siano stati i partecipanti, anche perché è cosa nota che a sedere in Consiglio Provinciale vi è lo stesso Festa che fu assessore all'Ambiente del Comune di Avellino. E sarebbe interessante conoscere anche la posizione dell'ARPAC che, dopo aver richiesto ben 6 indagini scaglionate nel tempo, si dice disponibile per una transitoria soluzione. La verità è che – con il progetto “Messa in sicurezza permanente del sito contaminato di Piazza Castello” dell'importo di euro 1.357.291. la cui variante fu approvata nel gennaio 2017 – la situazione si è addirittura aggravata, creando un vero e proprio tappo sulla piazza; nel suo sottosuolo continuano a permanere elementi fortemente inquinanti percorsi dalle acque sotterranee provenienti dalla zona di Rione Parco e che si riversano nel torrente Fenestrelle. Di tale drammatica situazione erano stati informati - con una nota scritta di un collaudatore tecnico-amministrativo datata 15 maggio 2012 - sia il Sindaco dell'epoca Galasso sia l'assessore all'Ambiente Festa. Con molti articoli e per anni ho cercato di evidenziare tale drammatica situazione la cui risoluzione è destinata purtroppo a durare. E' bene non illudere gli avellinesi con dichiarazioni fatte a pochi giorni dal ballottaggio.
Arch. Claudio Rossano

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