giovedì 17 ottobre 2019


OSPEDALE CRISCUOLI- PRESIDIO DI CIVILTA’


Sant’Angelo dei Lombardi- Alta Irpinia
OSPEDALE CRISCUOLI- PRESIDIO DI CIVILTA’
Ospedale di prossimità, tra umanità, assistenza e prestazioni qualificate, è pienamente funzionante, attivo, a fronte di logiche di soppressione, tagli e qualche mortificazione. Insomma è da potenziare!
L’Ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi “Criscuoli” è una struttura sanitaria di prossimità, che garantisce assistenza, emergenze ed urgenze, in fondo è ultimo presidio di civiltà in questo territorio della Dorsale Appenninica, ai confini tra tre regioni, per dare risposte agli innumerevoli bisogni ed emergenze sanitarie della popolazione. L’Ospedale “Criscuoli”, è al servizio di un territorio vasto, prevalentemente montano, in zona disagiata; è l’unico punto di riferimento per ictus, infarti, traumi da lavoro, da incidenti automobilistici, attività sportive, per patologie di ogni genere. Spesso è l’unica risposta immediata alle problematiche di natura sanitaria e di emergenza in questo territorio, che logiche e dinamiche perverse vorrebbero desertificato da uomini e servizi. Purtroppo, sin dalla sua apertura, felice intuizione per la rottura dall’isolamento delle zone interne con la creazione di servizi, ha avuto una vita non facile. La sua inaugurazione avvenne nel novembre del 1979, dopo anni di lotte e di speranze, per passare all’assistenza sanitaria, da una condizione di elargizione e concessione, ad un diritto proprio delle persone. Come si diceva, la storia è stata particolarmente travagliata, dopo appena un anno dalla sua inaugurazione, il tremendo sisma del 23/11/1980, ne provocò il crollo. Insieme ai tanti dipendenti, malati e familiari, sembrò morire anche la speranza. Ma, tra le rovine e le distruzioni, dopo il primo disorientamento iniziale, rinacque l’ospedale “Criscuoli”, prima in una struttura provvisoria prefabbricata e poi, dopo dieci anni quella attuale definitiva. A seguito di una coraggiosa scelta dell’Amministrazione Comunale di Sant’Angelo dei Lombardi, la nuova struttura venne realizzata a valle e la comunità investì diverse decine di miliardi, tra cui 15 prelevati dal fondo 219: anziché realizzare piscine, teatri o altro, si scelse la realizzazione di servizi, l’ospedale. La vita dell’Ospedale è stata ancora travagliata in seguito a nuove dinamiche economiche e politiche, al decentramento, è riemersa una nuova forma di centralismo, proponendo accorpamenti, tagli e riduzione dei servizi. L’ospedale “Criscuoli”, ha corso il rischio di essere soppresso, ridimensionato, mortificato! Tante sono state le lotte, le proteste, le battaglie messe in campo da forze sociali, politiche e dai cittadini, proteste e sensibilizzazioni, sono venute anche dal mondo della Chiesa, che attraverso il suo clero e il suo ordinario Diocesano, l’Arcivescovo Alfano, è sceso in campo più volte, non solo a solidarizzare, ma anche a spiegare le ragioni della dignità della gente dell’Alta Irpinia. Oggi l’Ospedale “Criscuoli” è al servizio della popolazione della Dorsale Appenninica, e, a seguito del forte ridimensionamento dell’ospedale di Pescopagano, è anche un punto di riferimento per cittadini dei territori limitrofi. Sono presenti l’Unità Operativa di Medicina, di Chirurgia, Dialisi, tutte con elevato tasso di utilizzo di posti letto; la diagnostica, quella per immagini, la risonanza magnetica, T.A.C. ed ecografie offrono elementi per diagnosi di prim’ordine. La radiologia, il laboratorio di analisi, sono ritenuti di eccellenza, additati ad esempio, oserei dire, a livello nazionale. La diagnostica tossicologica è di riferimento provinciale per le Autorità giudiziarie, per la P.S. e i C.C, oltre che per aziende private. Il Pronto Soccorso, forse carente di personale medico esclusivamente ad esso dedicato, completo di qualificati infermieri, è efficiente h24. È di riferimento territoriale di qualità U.O.S.M. Salute Mentale. Gli ambulatori con la presenza di specialisti di prim’ordine, consulenti interni ed altri convenzionati, garantiscono accertamenti, visite e diagnosi qualificate: Oculistica, con interventi di chirurgia in Day Surgery, Ortopedia, Endocrinologia, Diabete, Fisiopatologia Respiratoria, Cardiologia, Dermatologia, Terapia del Dolore, Ostetricia e Ginecologia ecc. Le Sale Operatorie, assicurano oltre agli interventi di elezione, anche e soprattutto le urgenze h24, con assistenza e rianimazione. La Dialisi assicura anche assistenza ambulatoriale per l’ipertensione e per l’insufficienza renale, con 14 posti letto/rene permette l’utilizzo di due turni al giorno. La Farmacia oltre alle funzioni interne, è anche di riferimento territoriale. È attivo e funzionale, con generosa disponibilità degli autisti, il Servizio Trasporti infermi. Proprio per le riconosciute buone capacità umane, professionali e per le tecnologie a disposizioni, l’Ospedale “Criscuoli” è sede di coordinamento e di organizzazione, oltre che di gestione di una serie di Screening di prevenzione di malattie, di patologie se non curate nefaste, comunque fortemente invalidanti: Screening tumori, i del colon, della mammella, ecc. È presente, ovviamente da potenziare, il Servizio di Endoscopia Digestiva, quale strumento di diagnostica per pazienti ricoverati, ma anche a livello ambulatoriale. È attivo anche presso l’Ospedale il servizio N.A.D. alimentazione parenterale con gestione di livello provinciale. È presente presso l’Ospedale il Servizio Materno Infantile, a seguito di convenzioni, sono aperti anche sportelli di ascolto ed attenzione per donne violentate, infanzia sofferente ecc.

Sono presenti anche sportelli per prenotazioni C.U.P. e per il pagamento Ticket, è stata attivata anche una cassa automatica per pagamenti. I Servizi amministrativi e Tecnici assicurano complessivamente, per quanto possibile, la piena funzionalità a tutta la struttura che, pur nei limiti delle difficoltà, offre risposte concrete ai bisogni e alle emergenze anche grazie alla generosa disponibilità di tutti i dipendenti che, nonostante la grave carenza di personale, con organico dimezzato, l’Ospedale resta riferimento fondamentale nell’assistenza. Per questa carenza di personale, spesso si fa ricorso a cooperative per mancanza di infermieri, O.S.S. ecc, ma tutto ciò deve deve essere solo un tampone temporaneo. Con personale stabilmente in organico, con l’assunzione di lavoratori a tempo pieno, la risposta può essere ancora più puntuale e qualificata. Sono migliaia le persone ed i cittadini dell’Alta Irpinia in particolare, che quotidianamente fanno riferimento a questa struttura sanitaria. Presso il “Criscuoli”, ormai da oltre 12 anni è allocato e funzionante il Polo Riabilitativo della Fondazione “Don Carlo Gnocchi”, che in un rapporto contrattuale di “joint venture”, utilizzando i posti assegnati all’Ospedale, gestisce una qualificata riabilitazione neuromotoria, cardiorespiratoria, codice 75 per cerebrolesi, ecc.
Il Polo Riabilitativo “Don Carlo Gnocchi per la qualità dell’offerta, per le prestazioni rese, per le attenzioni al malato e per i risultati conseguiti, è diventato riferimento non solo provinciale, ma regionale e interregionale, per le attività riabilitative. A seguito di intese e protocolli con la conferenza Episcopale regionale, anche l’Ospedale “Criscuoli”, si avvale della presenza dell’Assistenza Religiosa, assicurata da un Cappellano che l’Arcivescovo della Diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi designa di volta in volta. È in fase di realizzazione anche un Centro Diurno per la cura dell’Autismo che sicuramente sarà una risposta qualificata nella dinamica del recupero ed inserimento di quanti colpiti da questa patologia. Dopo anni di “gloriosa” presenza della Scuola per Infermieri Professionali, vigilatrici d’infanzia, tecnici di radiologia e laboratorio ecc, guidata dalle suore Maestre Di Santa Dorotea, con la trasformazione in Corsi Universitari, ora è presente un polo didattico universitario per fisioterapisti, logopedisti e per il tirocinio d’infermieri. Sono tanti gli studenti universitari che partecipano a questi corsi o che frequentano le strutture per i tirocini, provenienti anche da fuori regione. L’Ospedale “Criscuoli”, al centro dell’Alta Irpinia, è quello con il più alto numero di posti letto! Non sempre però in passato ha avuto le attenzioni che pure meritava. Da non dimenticare alcune gestioni e Direzioni Generali, vedi quella di Florio, che hanno penalizzato, se non “massacrato” quest’ospedale. In passato, come tristemente successo per l’Ospedale di Bisaccia, anche il “Criscuoli” ha corso il rischio di essere soppresso, sottovalutato e mortificato. Il suo ridimensionamento, posto in essere da ottuse scelte di pianificazioni territoriali, ha avuto come risultato esigue economie, ma è anche stato causa di disagi, di sofferenze e di morti che complessivamente hanno concorso ad un calo di qualità della vita di questo territorio. Quest’Ospedale è l’unico antisismico e di riferimento della zona più sismica dell’Appennino Campano, facilmente raggiungibile da tutte le strade di accesso, è l’Ospedale ove il paziente non resta lunghe ore sulle barelle; c’è sempre una risposta immediata alle urgenze. La risposta ai disagi e alle sofferenze è immediata, quando non è possibile risolvere in loco, c’è la possibilità di trasferire il malato in altri Ospedali di riferimento regionale. Gli Ospedali piccoli, sono anche filtri sul territorio, affinché i grandi Ospedali non siano intasati. Non è vero che gli ospedali piccoli sono pericolosi, anzi sono a misura d’uomo, e nella civiltà occidentale dal centro delle città li stanno spostando in periferia.
Ancora di più, in molti casi si sta abbandonando l’idea della grande mega struttura ospedaliera. Qui, dalle nostre parti, gli operatori portano dentro i valori della civiltà contadina: dedizione al lavoro, senso del sacrifico e della solidarietà! Forse è necessario riprendere il lavoro della informazione spiegando le ragioni della necessità del potenziamento di questo Ospedale, ripristinando al centro di ogni interesse, non logiche economiche, ma la centralità del malato e dell’uomo! Non ci dovranno più essere morti a causa della non immediatezza dei soccorsi! Non si dovrà più rispondere ai mille perché delle donne rimaste vedove, dei figli rimasti orfani, di quanti saranno devastati dal dolore per la perdita dei figli, amici e familiari per la carenza di assistenza. Un modo nuovo per lottare contro la desertificazione delle zone interne è garantire livelli di qualità della vita, tali per cui vale la pena restare, offrendo servizi di assistenza sanitaria, scuole, lavoro, trasporti.
Il Progetto Pilota può essere certamente un valido sostegno in proposito, anche nel concorrere a rafforzare e potenziare i servizi, a dare risposte sempre più qualificate dopo un’attenta analisi epidemiologica delle necessità. Forse si è apparsi tutti troppo rassegnati o distratti, ma su queste tematiche dei servizi in modo particolare è necessario rompere gli steccati, condividere percorsi, sostenere le ragioni giuste per evitare che altri, di zone limitrofe, tenuto conto della sempre più drammatica desertificazione in Alta Irpinia, con scarsa popolazione e scarso potere elettorale, sappiano rappresentare meglio la necessità dei bisogni e ottenere per loro importanti risultati.
In sostanza, dobbiamo abbandonare la stupida e lacerante faziosità che non ha nulla a che vedere con la faziosità desanctisiana, ma dovremmo difendere, potenziare e far funzionare bene i servizi e in primo luogo l’Ospedale che è la conquista di civiltà, di dignità per tutta l’Irpinia!
Tony Lucido