domenica 20 dicembre 2020

Dal 2021 'super-farmaci' che dimezzano colesterolo Cardiologi, "Ogni anno potranno salvare 10.000 vite in Italia"

 

In Italia, ogni anno, per malattie cardiovascolari muoiono più 224.000 persone: di queste, poco meno di 50.000 sono imputabili al mancato controllo del colesterolo. Su oltre un milione di pazienti più ad alto rischio, più di 8 su 10 hanno valori di colesterolo superiori a quelli delle linee guida europee. Un problema sanitario che rischia di aggravarsi anche per i controlli di routine saltati a causa della pandemia di Covid-19 ma che potrebbe ridursi grazie all'arrivo di farmaci innovativi, in grado di controllare i livelli di colesterolo troppo alti anche nei pazienti che non riescono a farlo con le statine. È quanto emerge dal congresso della Sic, la Società italiana di cardiologia, nel corso del quale sono state annunciate le due nuove molecole che saranno disponibili in Italia già dal 2021 grazie alla loro efficacia registrata in due studi già pubblicati sul New England Journal of Medicine. Un farmaco, infatti, basato su piccoli Rna interferenti, determina la riduzione del 54% del colesterolo Ldl (noto come quello 'cattivo') grazie a due iniezioni sottocutanee l'anno e non porta alcun effetto collaterale su fegato e reni.

    L'altro è l'acido bempedoico, che riduce di circa il 20% l'Ldl senza portare dolori muscolari come invece possono fare le statine. Questi farmaci, attraverso l'inibizione dell'Rna che l'attiva, bloccano la produzione di Pcsk9, una proteina implicata nel trasporto e nella distruzione dei recettori per il colesterolo sulla superficie delle cellule epatiche. "La riduzione di livelli di colesterolo nel sangue nei pazienti ad alto rischio è un importante obiettivo di salute pubblica che in futuro potrebbe consentire di ridurre la mortalità per eventi cardiovascolari salvando 10.000 vite", spiegano Ciro Indolfi, presidente Sic, e Pasquale Perrone Filardi, presidente eletto Sic. "Il colesterolo rappresenta uno tra i più importanti fattori di rischio cardiovascolare, responsabile di 47.000 decessi l'anno con una spesa sanitaria che arriva a 16 miliardi di euro per costi diretti e indiretti. Tenere più basso il livello di colesterolo 'cattivo' fa ridurre i rischi di infarto e ictus e la conseguente mortalità", commenta Indolfi. Per Perrone Filardi, "più di un milione di italiani sono a rischio altissimo di eventi cardiovascolari di questi solo il 20% raggiunge gli obiettivi raccomandati dalle linee guida internazionali che hanno abbassato i valori di riferimento al di sotto 55 mg/dl". 

mercoledì 16 dicembre 2020

Vaccino Covid, via libera al piano: si parte a inizio gennaio Arcuri invierà alle regioni una sorta di 'libretto delle istruzioni' ed entro la settimana tutte le indicazioni per la procedura di somministrazione

 


La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al piano vaccini presentato dal Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri e nei primi giorni di gennaio partirà la vaccinazione di massa. Secondo quanto si apprende, oggi stesso il Commissario invierà alle regioni una sorta di 'libretto delle istruzioni' per il vaccino ed entro la settimana tutte le indicazioni per la procedura di somministrazione. Verranno consegnate il 90% delle richieste di dosi avanzata dalle Regioni e questo perché è stato stimato che non si vaccinerà il 100% del personale sanitario previsto. La campagna di vaccinazione in Italia partirà con le prime 1.833.975 dosi di vaccino anti Covid 19 che verranno distribuite da Pfizer e inviate alle Regioni, annuncia l'ufficio del commissario Domenico Arcuri. Dopo il Vaccine Day europeo, prima della fine dell'anno, con vaccinazioni simboliche in diversi Paesi, "verrà avviata la prima sessione della vaccinazione di massa, destinata alle categorie che il Governo e il Parlamento hanno stabilito essere prioritarie -si legge in una nota -: operatori sanitari e sociosanitari, personale operante nei presidi ospedalieri, pubblici e privati, ospiti e personale delle residenze per anziani". I primi italiani saranno vaccinati contro il Covid già subito dopo Natale e prima dell'inizio del 2021 se l'Ema nella riunione in programma il 21 dicembre darà il via libera al farmaco della Pfizer. E' questo, secondo quanto si apprende, l'ultimo timing emerso nel corso della riunione tra il governo e le Regioni che ha dato il via libera al piano dei vaccini e che domani sarà sottoposto formalmente alla Conferenza Stato-Regioni. Nelle prossime ore verrà definito il numero di persone alle quali somministrare il vaccino nel giorno simbolico, lo stesso in tutta Europa, sulla base delle quantità che Pfizer sarà in grado di consegnare. 

domenica 13 dicembre 2020

Al Moscati e al Frangipane i vaccini anti-Covid per l’Irpinia. Prime 5.000 dosi il 15 gennaio L'annuncio della Direttrice sanitaria dell'Asl di Avellino, Elvira Bianco, al congresso virtuale della Società Italiana di Medicina Generale. Ieri pomeriggio confronto tra Regioni e Ministri sul piano nazionale: dal 6 gennaio prime immunizzazione in Italia

 Al Moscati e al Frangipane i vaccini anti-Covid per l’Irpinia. Le prime 5.000 dosi saranno disponibili il 15 gennaio ad Avellino e ad Ariano Irpino. Lo ha annunciato la direttrice sanitaria dell’Asl di Avellino, Elvira Bianco, al congresso virtuale della Società Italiana di Medicina Generale. Gli operatori sanitari della provincia di Avellino, così come quelli di tutto il territorio regionale, sono a lavoro per organizzare la campagna di vaccinazione, già nella prima decade di gennaio. Il 12 gennaio infatti è prevista la prima esercitazione per verificare la celerità del sistema costruito in queste settimane. La direzione sanitaria dell’Asl sta lavorando anche per assicurare la catena del freddo che dovrà supportare le operazioni. L’azienda ospedaliera Moscati di Avellino e l’ospedale Frangipane di Ariano Irpino sono stati individuati come centri di stoccaggio del vaccino, ma saranno anche i presidi che si occuperanno della somministrazione.

sabato 12 dicembre 2020

Covid, Speranza: 'A gennaio parte la vaccinazione'. Vertice governo-Regioni sul Piano Il 29 dicembre l'Ema darà il via libera al vaccini Pfizer. 'Mi auguro in un'unica data per il via alle vaccinazioni in tutta l'Ue' ha chiesto il ministro. Rezza: 'Non è che da gennaio risolveremo tutti i problemi'

 Un vertice tra Governo e Regioni si terrà nel pomeriggio affinché ogni Regione fornisca in "tempi rapidissimi" il numero dei primi soggetti che dovranno essere vaccinati. Lo ha detto il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia a SkyTg24 dopo aver convocato la riunione alla quale parteciperanno il ministro della Salute Roberto Speranza e il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri. Il ministro Speranza, ha detto, "intende accelerare e credo che la leale collaborazione con le regioni consentirà a Arcuri di distribuire i vaccini a gennaio, probabilmente anche in tempi più rapidi di quelli che erano stati previsti".

Il ministro della Salute Roberto Speranta infatti durante la presentazione del libro PHOTOANSA 2020 ha illustrato i prossimi step della campagna di vaccinazione. 

"Gennaio sara' il mese delle vaccinazione e spero che si possa partire in contemporanea in tutta Europa" ha detto. "Il 29 Ema dara' il via al vaccino Pfizer e da quel giorno l'Aifa e l'Italia saranno pronte a partire". "Spero - ha aggiunto - che in Europa si scelga tutti lo stesso giorno. E questa e' una proposta che l'Italia ha fatto". "Massimo rigore e massima sicurezza - ha concluso Speranza - il cuore delle vaccinazioni sara' primavera estate, volontaria e sicura". "Non dobbiamo mettere la polvere sotto il tappeto, ma poi subito al lavoro" ha dichiarato il ministro della salute durante la presentazione del libro PHOTOANSA.

"Affrontiamo i nodi a viso aperto - ha aggiunto - e se ci sono tensioni affrontiamole in questa maggioranza e nel perimetro di questo Governo. Non dobbiamo certo mettere da parte problemi e tensioni ma poi - ha concluso - concentriamoci su tre grandi sfide che ci aspettano: la campagna vaccinale, l'utilizzo intelligente del Recovery fund e la guida del G20". "Sono preoccupato per le due settimane delle feste natalizie". Lo ha detto il ministro della salute Roberto Speranza nel Forum all'Ansa. "Se passa il messaggio liberi tutti- ha aggiunto il ministro - si ripiomba in una fase pericolosa a gennaio e febbraio quando saremo in piena campagna vaccinale". "La mia linea e', e resta, quella della prudenza e ribadisco con forza - ha concluso - la necessita' di non vanificare i sacrifici fatti".

"Non è che da gennaio e febbraio risolveremo tutti i problemi ci dobbiamo mettere in testa che durante tutto questo periodo dobbiamo avere comportamenti adeguati e questo è il motivo per cui facciamo anche un appello: sotto le feste stiamo molto attenti perchè la circolazione virale può riprendere quando i comportamenti cambiano e diventano tali da favorire la ripresa di questa circolazione". Così il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa sull'analisi della situazione epidemiologica organizzata al dicastero.

L'ultimo saluto a Paolo Rossi, i ragazzi dell'82 portano il feretro nel Duomo Il discorso di Cabrini commosso: "Mi manchi, non ti lascerò andare"

 Marco Tardelli, Giancarlo Antognoni, Antonio Cabrini e Fulvio Collovati, ex compagni di nazionale di Paolo Rossi nella vittoria del Mondale '82, sono tra coloro che hanno portato il feretro di Paolo Rossi nella cattedrale di Vicenza per la cerimonia funebre. All'esterno i cori della gente ad intonare 'Paolo, Paolo...'.

Numerose le persone che hanno voluto portare l'ultimo saluto al campione. Il presidente della Figc, Gravina, ha deposto una maglia azzurra della nazionale italiana con il n.20 sul feretro.

Antonio Cabrini commosso ha quindi salutato Paolo Rossi, suo ex compagno non solo di nazionale ma anche nella Juventus: "Ho perso non solo un amico, ma un fratello. Quante emozioni abbiamo condiviso. Hanno stravolto la nostra vita. Siamo stati parte di un gruppo, di 'quel gruppo'. Pensavo che avremmo camminato insieme ancora a lungo. Già mi manchi, mi mancano i tuoi scherzi, le tue parole di conforto, le nostre liti ed il tuo sorriso - ha proseguito - Sono quelli come te che rendono bella l'amicizia. Non ti lascerò andare. Sarai sempre dentro di me, ti prometto di stare vicino a Federica ed ai tuoi figli, ma tu resta vicino a me".

"La morte di Paolo mi ha colpito perché non sapevo della sua malattia e quindi è stato un fulmine a ciel sereno. Lui ha rappresentato il calcio italiano, non ha uguali in assoluto". Paolo Maldini ricorda così Paolo Rossi, prima che cominci la cerimonia funebre al Duomo di Vicenza. "Paolo Rossi era solo lui e io ho avuto la fortuna di giocarci insieme al Milan, lui a fine carriera e io giovanissimo" ha aggiunto Maldini.

E' tornato a Vicenza, la città che lo lanciò nel calcio che conta, Paolo Rossi per la sua ultima partita. E' il cuore bianco-rosso, quello del 'Lanerossi' che lui riportò in serie A, è tornato forte come negli anni '70. Tra Pablito e la città del Palladio un amore che non si è mai interrotto. I vicentini l'hanno dimostrato nel momento più difficile: mettendosi in fila a centinaia, a migliaia, per attendere il proprio turno, al freddo e fino a che ha fatto buio, per salutare nel mitico stadio 'Menti' il feretro in noce chiaro con la salma del campione del Mundial dell'82. Lutto cittadino, e lo sarà anche oggi - così come a Prato, che ha dato i natali a Rossi - per i funerali del calciatore che fece felice l'Italia.

Nel primo pomeriggio di ieri si contavano già oltre 1.500 persone, su una fila che ha raggiunto il chilometro di lunghezza, per accedere sul prato del 'Menti', dove è stata allestita la camera ardente. A fine serata la stima era arrivata a 3.500-4.000. "Arrivò a Vicenza quasi come uno sconosciuto - ha commentato Antonio, un anziano tifoso - al punto che i quotidiani sportivi nazionali lo avevano inserito tra le riserve. Ma ci mise poco a conquistare il posto in squadra e a diventare un protagonista".

"Sembrava uno studente liceale tanto era giovane - ha ricordato il signor Giovanni, che lo vedeva far colazione negli anni '70 nel bar sotto casa - e anche allora era sempre sorridente e felice". La bara è stata sistemata all'uscita degli spogliatoi, sotto la tribuna centrale. Subito è stata sommersa di fiori e di maglie biancorosse con il numero 9. In mattinata, invece, erano apparsi numerosissimi in città striscioni bianchi con la scritta 'Rossi Gol', ricordo di un vecchio slogan che comparve al 'Menti' nella stagione 1976-1977, in serie B, quando le reti a ripetizione dell'allora sconosciuto Paolo Rossi portarono la squadra veneta in serie A. Manifesti che sono stati appesi alle finestre, sui balconi, sugli alberi.

Tra i tanti giunti a Vicenza per l'ultimo saluto, Marco Tardelli, che si è trattenuto a lungo davanti alla bara con Federica Cappelletti, la moglie di Rossi, e le loro due figlie, e il tecnico della Fiorentina, Cesare Prandelli. "Per me è un amico, un amico sincero: non riesco a trovare le parole, non l'ho ancora accettato" ha detto l'ex selezionatore azzurro. Che poi, commentando la fila di gente fuori dello stadio, ha aggiunto: "E' la testimonianza di come ha vissuto Paolo la propria professione, e la gente viene a salutare Paolo, non il calciatore. E' riuscito come pochi al mondo a riprendersi da momenti sempre difficili ricordando i valori dell'amicizia. Non è mai stato un personaggio, lo è diventato perché nel calcio ha fatto quello che ha fatto. Come persona è sempre stato di grande umanità e sensibilità".


A Vicenza stanno già pensando di dedicargli il Viale che porta allo stadio. Prima dell'apertura della camera ardente, era arrivata anche la prima moglie di Rossi, Simonetta Rizzato, con il figlio Alessandro. La Lega Serie A e tutte le società ricorderanno e renderanno omaggio a Paolo Rossi attraverso una serie di iniziative in occasione del prossimo turno di campionato. I calciatori scenderanno in campo con il lutto al braccio e prima del calcio d'inizio di ogni partita sarà osservato un minuto di raccoglimento, al termine del quale sarà diffuso un audio storico che ricorderà le gesta dell'ex attaccante al Mondiale del 1982. Stasera la camera ardente rimarrà aperta ben oltre l'orario previsto (le 20) per permettere a chi è in coda di dare un saluto al campione. I tifosi della curva sud, quella degli ultras biancorossi, faranno una fiaccolata silenziosa per accompagnare lungo Viale dello Stadio la macchina con la salma di Pablito.

martedì 8 dicembre 2020

Vaccino in GB, chi è Margaret Keenan, la 90enne prima vaccinata in Occidente


 Novantuno anni la prossima settimana, una figlia e 4 nipoti. Margaret Keenan di Enniskillen, ex commessa in una gioielleria dell'Irlanda del Nord, è diventata la prima persona in Occidente a ricevere il vaccino Pfizer/BioNTech contro il Covid-19. Gli è stato somministrato allo University Hospital di Coventry alle 6:30 ora locale, le 7:30 in Italia.La signora Keenan, originaria di Enniskillen, riceverà la seconda dose tra 3 settimane. «Mi sento così privilegiata ad essere la prima persona vaccinata contro il Covid 19, è il miglior regalo di compleanno che potessi aspettarmi. Potrò passare del tempo con i miei familiari e con i miei amici nel nuovo anno, dopo aver passato da sola gran parte del 2020», ha dichiarato la signora, che ha una figlia e 4 nipoti.Ha vissuto in isolamento gran parte dell'anno e ora progetta di trascorrere il Natale in una piccola 'bollà familiare. Ad eseguire l'iniezione è stata l'infermiera May Parsons. «Non posso ringraziare abbastanza May e lo staff del servizio sanitario nazionale che si sono presi cura di me in maniera splendida. Se posso dare un consiglio a chiunque abbia la possibilità di vaccinarsi, dico di farlo: se posso vaccinarmi io a 90 anni, potete farlo anche voi», ha aggiunto Keenan.




mercoledì 2 dicembre 2020

Il Cassanese l'eco dell'Irpinia da domani 03.dicembre 2020 è in distribuzione

 

A Montella l’albergo Covid gestito dall’Asl con 41 posti letto. Domani l’inaugurazione Domani 3 dicembre sarà inaugurata la struttura ricavata nello stabile di San Francesco a Folloni. Servirà l'intera provincia per ospitare asintomatici e pazienti in attesa del tampone di accertata guarigione

 Sarà inaugurato domani a Montella l’albergo Covid gestito dall’Asl con 41 posti letto. Alle ore 10.30 si terrà l’inaugurazione del Covid Residence, situato nell’area attigua al Convento di San Francesco a Folloni. Per l’occasione saranno presenti il Direttore Generale dell’Asl di Avellino, Maria Morgante, il sindaco di Montella, Rizieri Buonopane, e il responsabile del Complesso Conventuale di San Francesco a Folloni, Padre Paolo Galante. La struttura, individuata nel Comune di Montella e dotata di 41 posti, accoglierà i pazienti COVID positivi asintomatici e/o clinicamente guariti, autosufficienti e pazienti positivi che, per le condizioni socio-abitative, risultano impossibilitati a permanere nel proprio domicilio in sicurezza. Agli ospiti della struttura ricettiva verrà garantita l’assistenza tramite operatori socio sanitari e personale infermieristico, quindi monitoraggio clinico da parte dei medici USCA, che effettueranno controlli periodici e somministreranno i tamponi di controllo. La struttura alberghiera supporterà su base provinciale gli ospedali impegnati sul fronte medico dell’emergenza sanitaria.

A Montella l’albergo Covid gestito dall’Asl con 41 posti letto

Il progetto vede la collaborazione tra Comune di Montella e l’Asl di Avellino. La struttura sarà utilizzata per fronteggiare l’Emergenza sanitaria in Irpinia alleggerendo la pressione sulle strutture ospedaliere. A Montella l’albergo Covid con 41 posti letto viene reso operativo in una struttura a norma, che ha ottenuto il nulla osta dell’Azienda Sanitaria per gli ampi spazi dell’immobile. «L’Azienda Sanitaria Locale amministrerà completamente i locali e i servizi: sanitario, mensa, pulizia e lavanderia», ha spiegato il Sindaco Buonopane. «Il Comune di Montella si rivela sempre più protagonista nella lotta al Covid-19», sottolinea il primo cittadino, ricordando che «la struttura è stata concessa a titolo gratuito all’Asl di Avellino a beneficio dell’intero comprensorio provinciale», si legge in una nota.

A Montella l’albergo Covid gestito dall’Asl con 41 posti letto. Nella foto una camera doppia

«Ancora una volta il Comune di Montella con spirito di solidarietà mette a disposizione un polo residenziale di ultima generazione che negli anni ha avuto vari utilizzi. Già nel mese di marzo all’inizio di questa pandemia, avevamo proposto di utilizzarla per l’emergenza sanitaria», ricorda Buonopane. «È sicuramente una occasione di collaborazione per l’intero territorio che dà anche una speranza di solidarietà. Sarà una struttura che servirà nel tempo ed il Comune di Montella la lascia a disposizione per tutto il tempo necessario. Mi sento di ringraziare innanzitutto i Frati Francescani, soprattutto Padre Paolo Galante responsabile del Convento di San Francesco e la Dottoressa Maria Morgante che ha accolto la nostra ulteriore proposta, dopo l’avvio del servizio per effettuare i tamponi in Drive In».