lunedì 10 ottobre 2016

Verso l’abbandono del sud e la desertificazione delle zone interne della dorsale appenninica
FUGA DI ITALIANI ALL'ESTERO, IN 10 ANNI I TRASFERIMENTI SONO CRESCIUTI DEL 49% 
 Partono in modo particolare i giovani per non tornare più.
Mentre si distrugge la costituzione, si comprimono spazi di libertà e di democrazia, per arruffare potere, nel silenzio complice dei media, spesso  finanziati dal governo; nel silenzio  dei partiti, dei sindacati,  ormai senza idee e per certi versi senza dignità, tra proclami, annunci, spot, senza  alcun risultato, fuga di italiani all’estero, in particolare dal sud e dalle zone interne. La desertificazione delle zone interne non è una prospettiva a lungo termine, ma una realtà odierna. In alcuni paesi non si riescono nemmeno a fare più pluriclassi a scuola, per una Dirigenza scolastica ci vogliono  almeno 600 alunni, cioè  20 paesi! Intanto,  partono i giovani per non ritornare più! Condivido le preoccupazioni ed il giudizio da tante persone, scioccate da quanto sta avvenendo in questi ultimi tempi. La classe dirigente e politica, con la  poco credibile scusa del rinnovamento, e  del risparmio,  continua a sprecare e a dare mance elettorali, senza cultura dello stato, senza  rispetto del sociale, senza cultura della solidarietà e della democrazia.  Siamo al paradosso, in ogni campo ed in ogni settore, perché  la classe dirigente è di scarsa qualità e di basso profilo, ignorante ed arrogante, alimentata solo da piccoli interessi o affari, sempre più coordinata da poteri trasversali; dicono gli osservatori, fanno percepire alla opinione pubblica, un forte livello di corruzione e di privilegi.  E' vero però che, quanti in passato gridavano che avevamo la più bella costituzione del mondo, quanti organizzavano girotondini, quanti mobilitavano le piazze e la classe operaia, quanti gridavano al fascismo, quanti si scandalizzavano o si indignavano, per le attività massoniche della P.2., quanti sottoscrivevano manifesti di intellettuali e  di scienziati, a sostegno della democrazia e della  libertà, a volte contro pallidi tentativi di cambiamenti, quanti si spendevano per rivendicare il diritto e la liberta del cittadino  di concorrere ad eleggere deputati e senatori, quanti dicevano che la nostra Italia è particolare,  fatta di tanti campanili e di tante sensibilità, queste tali  da essere rappresentate poi in parlamento;  oggi sono silenziosi e complici, supini,  conniventi e partecipi, al banchetto del potere, tacciono,  perché    si vendono  o, si accontentano per  "una  scella di baccalà" dicono ad Avellino! Intanto, muore la democrazia, la partecipazione e la libertà in Italia! Si spegne anche la grande cultura della solidarietà popolare, tipica della nostra terra. Ammazzata con pasticci di riforme, da bulli e pupe, stile Cinecittà, da organizzazioni di potere, in passato occulte, oggi sempre più arrogantemente  pubbliche,  ufficiali, trasversali ed onnipresenti. Mentre intanto,  tutti fanno finta di non sapere che,  gli italiani fuggono all'estero! Ancora di più, partono i giovani per non tornare più!                                                                                                                                                                                                                   Tony Lucido


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