mercoledì 3 ottobre 2018

Le vere "panchine in legno" ... di finto legno ...


Le cose lasciate in eredità dalla passata amministrazione non smettono mai di stupire i poveri cittadini avellinesi trattati come beoti. Con una recente determina dirigenziale – la N. 678 del 19/09/2018 – che allego, è stato deciso di approvare il verbale di visita, relazione ecertificato di verifica di conformità relativo alla fornitura di arredo urbano prevista nell’ambito dell’intervento di “Riqualificazione arredo urbano del Corso Vittorio Emanuele” per un importo di € 80.035. oltre € 17.607 per Iva per un totale di € 97.643. Si tratta delle famose panchine installate da poco per il corso di Avellino che – dati i costi - nessun padre di famiglia avrebbe scelto per se stesso o per i suoi. Per tale fornitura si procedeva mediante una richiesta d'offerta sul Mercato elettronico per la Pubblica Amministrazione (MePa) e si indiceva una procedura negoziata per la fornitura in opera di arredo urbano (panchine con e senza spalliera e sedute di grandi dimensioni, in legno) . Ma come possono constatare tutti i cittadini di buon senso quelle panchine non sono di legno, ma in WPC ovvero un materiale composito costituito da fibre o farine di legno e materiale termoplastico. Allego parte di un catalogo della stessa ditta fornitrice Metalco cui è stata pagata la fornitura. E la stessa ditta Metalco presenta il prodotto come alternativo al legnoLe vere "panchine in legno" ... di finto legno ... 
Le cose lasciate in eredità dalla passata amministrazione non smettono mai di stupire i poveri cittadini avellinesi trattati come beoti. Con una recente determina dirigenziale – la N. 678 del 19/09/2018 – che allego, è stato deciso di approvare il verbale di visita, relazione ecertificato di verifica di conformità relativo alla fornitura di arredo urbano prevista nell’ambito dell’intervento di “Riqualificazione arredo urbano del Corso Vittorio Emanuele” per un importo di € 80.035. oltre € 17.607 per Iva per un totale di € 97.643. Si tratta delle famose panchine installate da poco per il corso di Avellino che – dati i costi - nessun padre di famiglia avrebbe scelto per se stesso o per i suoi. Per tale fornitura si procedeva mediante una richiesta d'offerta sul Mercato elettronico per la Pubblica Amministrazione (MePa) e si indiceva una procedura negoziata per la fornitura in opera di arredo urbano (panchine con e senza spalliera e sedute di grandi dimensioni, in legno) . Ma come possono constatare tutti i cittadini di buon senso quelle panchine non sono di legno, ma in WPC ovvero un materiale composito costituito da fibre o farine di legno e materiale termoplastico. Allego parte di un catalogo della stessa ditta fornitrice Metalco cui è stata pagata la fornitura. E la stessa ditta Metalco presenta il prodotto come alternativo al legno





Personalmente credo che tale materiale abbia un costo inferiore al legno. Ma, al di là del costo, è evidente che il materiale fornito e posto in opera non è quello richiesto dall'Amministrazione. Vorranno i solerti dirigenti comunali spiegare l'arcano e dire soprattutto se è stato terminato e collaudato il progetto di arredo urbano del Corso? Ad oggi quell'arredo urbano è un vero e proprio guazzabuglio in cui convivono le nuove panchine in WPC, le vecchie in acciaio inox e pietra insieme ai contenitori per piante in inox. Lo sconcerto è tanto … e lo sperpero pure.
Arch. Claudio Rossano

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