martedì 28 novembre 2017

Ponte della Ferriera. Gli Avellinesi trattati come beoti.
Le continue dichiarazioni dell'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Avellino sui tempi di realizzazione del sottopasso e sulla riapertura al traffico del Ponte della Ferriera – continuamente rinviata - mi hanno indotto a voler consultare qualche atto ufficiale presso la Soprintendenza di Avellino, che qualche giorno fa mi ha rilasciato copia conforme all'originale della Relazione Tecnica della Perizia di Variante. La mancata firma dell'assessore mi fa pensare che lo stesso non l'avrà nemmeno letta. In tre scarne paginette si parla dei lavori “in prossimità” del Ponte della Ferriera. Ma il grafico allegato indica che il ponte è interessato ai lavori. In relazione si parla anche di interventi sul prolungamento dei muri andatori del ponte che – come sanno anche coloro che si occupano poco di questi argomenti – hanno importanza fondamentale nella statica di un ponte. Prima di porre mano a lavori strutturali sullo storico ponte è stata fatta qualche verifica sul suo complessivo stato, sulle sue fondazioni, sulle sue parti degradate? Sono stati depositati calcoli di verifica statica al Genio Civile, che pur dovrebbe interessarsi di questa struttura così importante per il collegamento urbano? O qualche parentela tra dirigenti di uffici pubblici evita queste doverose procedure? Sono personalmente convinto che i continui rinvii servono solo a scaricare queste problematiche sulla futura Amministrazione e sul futuro Sindaco che, prima di poter riaprire il ponte al traffico, sarà costretto ad ordinare consulenze e lavori oggi non fatti. C'è la concreta possibilità che il ponte della Ferriera - una volta intaccato - non venga più riaperto. I cittadini di Avellino non possono essere considerati come “beoti” … e mi scuso del termine con gli abitanti di quella regione che diede i natali a Pindaro e Plutarco.
arch. Claudio Rossano 

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