PERUGIA, 26 GIU - "Diciamo basta a violenza, guerre, ingiustizie, disuguaglianze, sfruttamento, discriminazioni, corruzione, razzismo, egoismo, mafie, bullismo, alle parole dell'odio": è l'appello con il quale gli organizzatori della Marcia della pace Perugia-Assisi "Tutti insieme per i diritti umani", invitano a partecipare alla manifestazione in programma, come annunciato nei mesi scorsi, il prossimo 7 ottobre.
"Aggrediti per strada, insultati nel web - è detto in un comunicato - uccise in famiglia, morti sul lavoro, ammazzati in guerra, annegati in mare, respinti alle frontiere, abbandonati alla fame, torturati nelle carceri... Quello che sta succedendo a tante donne e bambini, giovani e anziani, fuori e dentro il nostro paese, è scandaloso. Dov'è finita la nostra umanità? Dove sono finiti il rispetto per l'altro, il sentimento della pietà, della compassione, il valore della solidarietà, la capacità di accogliere e condividere? Dobbiamo reagire! Un clima di violenza e intolleranza diffusa ci sta soffocando".
giovedì 28 giugno 2018
M5S: Grillo, parlamentari estratti a sorte E lancia l'idea del "Senato dei cittadini"
"Io un'idea ce l'ho, il suo nome tecnico è "sortition". Ma il suo nome comune è "selezione casuale". L'intuizione è di un certo Brett Hennig. L'idea è molto semplice: selezioniamo le persone a sorte e le mettiamo in Parlamento. Sembra assurdo, ma pensateci un attimo. La selezione dovrebbe essere equa e rappresentativa del Paese", "sarebbe un microcosmo della società". A lanciare dal suo blog la proposta del parlamentare estratto a sorte è Beppe Grillo che lancia quindi l'idea del "Senato dei cittadini".
"Non è così pazza come idea - aggiunge - la selezione casuale è stata un elemento chiave del modo in cui si è svolta la democrazia nell'antica Atene. La "demarchia" era un concetto fondante della civiltà classica, anche Aristotele, nella Retorica, definisce la democrazia stessa come la forma in cui si estraggono a sorte i rappresentanti. Gli antichi Ateniesi selezionavano a caso i cittadini per occupare la maggior parte dei loro posti politici.
Sapevano che le elezioni erano dispositivi aristocratici. Sapevano che i politici di carriera erano una cosa da evitare. E penso che ora sappiamo anche noi queste cose".
"Non è così pazza come idea - aggiunge - la selezione casuale è stata un elemento chiave del modo in cui si è svolta la democrazia nell'antica Atene. La "demarchia" era un concetto fondante della civiltà classica, anche Aristotele, nella Retorica, definisce la democrazia stessa come la forma in cui si estraggono a sorte i rappresentanti. Gli antichi Ateniesi selezionavano a caso i cittadini per occupare la maggior parte dei loro posti politici.
Sapevano che le elezioni erano dispositivi aristocratici. Sapevano che i politici di carriera erano una cosa da evitare. E penso che ora sappiamo anche noi queste cose".
mercoledì 27 giugno 2018
Le tante cose strane dell'ATO e di Alto Calore Servizi spa
L'elezione del nuovo Sindaco dr. Ciampi – al quale rivolgo i miei
migliori auguri di buon lavoro – determinerà un vero e proprio terremoto nelle
società e negli enti in cui il Comune di Avellino ha significative quote
azionarie: tra queste come non pensare all'Ambito distrettuale Calore Irpino e
alla società per azioni Alto Calore Servizi spa? In questi giorni si è parlato
molto di un incontro in Regione, voluto su iniziativa del vice presidente
Bonavitacola, per discutere dei problemi idrici irpini e delle problematiche
economiche dell'ente di Corso Europa oberato da oltre cento milioni di euro.
All'incontro di ieri hanno partecipato il Vice Presidente della
Regione Bonavitacola, il dr. Parente del Comitato Esecutivo
EIC, il rappresentante del distretto Ato Calore Irpino prof. Giovanni
Colucci, ed il Presidente di Alto Calore spa dr. De Stefano. Il fatto bello è
che – in base all'art. 19 della Legge Regionale 15/2015 che disciplina il ciclo
delle acque in Campania l’incarico di Presidente “cessa, anche
precedentemente alla scadenza naturale dello stesso, se il componente perde,
per qualsiasi motivo, la qualifica di Sindaco oppure viene meno la delega
all’uopo conferita”. A parere del sottoscritto la mancata
elezione del prof. Colucci, nelle ultime elezioni amministrative del suo
paese, determinerebbe la sua decadenza dalla carica suddetta e quindi non
potrebbe rappresentare il distretto in tali riunioni. Il comma 2 della
della stessa legge 15 recita : “Ai componenti dei Consigli di distretto
e del Comitato esecutivo, compreso il Presidente, per l'esercizio
delle funzioni svolte, oltre il rimborso delle spese effettivamente sostenute e
dettagliatamente documentate, non è dovuto alcun compenso, gettone o
indennità.” E a rafforzare quanto sostenuto dal sottoscritto –
ovvero che il Prof. Colucci sia decaduto -ci sono atti ufficiali
dell'EIC, pubblicati sullo stesso sito dell'ATO Calore Irpino. E tali
atti dovrebbero essere noti al dr. Parente che, pur sapendo della
decadenza di Colucci, discute allegramente con lui dei problemi delle
acque irpine, mentre il Vice Presidente Bonavitacola promette milioni di euro
nei prossimi anni da devolvere alla società di Corso Europa. Una
situazione davvero kafkiana o forse boccaccesca, trattandosi di una vera e
propria presa per … i fondelli. E rimane inspiegabile come mai nell'anno
2016 ( la legge regionale era stata già emanata ) sia stato dato al Commissario
– Presidente un compenso di € 54.090. Il dato è tratto dal sito istituzionale
dell'ATO Calore Irpino nel quale possono essere rintracciati moltissimi
incarichi esterni, dei quali non si comprende la ragione avendo l'ATO una
nutrita struttura tecnica ed amministrativa, anche questa costituita in
modo strano, senza concorso alcuno.
Ma in questo vagare tra le tante carte dell'ATO Calore
Irpino sorprende vedere tra i nomi degli incaricati per la redazione degli
atti di asservimento quello del dott. Riccardo Feola – segretario del Comune di
Avellino. Direttore dell'ATO è invece l'ex Segretario Generale del Comune
di Avellino dr. Tedeschi, giunto in quell'ente quando ancora ricopriva la
carica presso l'ente comunale. Molto interessante è invece la
delibera di nomina dei revisori dei conti dell'ATO adottata dal
Commissario Colucci in data 7/3/ 2016. In tale nota si dice che la Prefettura
di Avellino avrebbe lasciato “alla discrezionalità dell’Ente la
possibilità di ricorrere all’estrazione dei nominativi dall’elenco dei revisori
dei conti pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno;”. Ma il solerte
Commissario ritenne “per maggiore celerità procedurale” ricorrere
ad una designazione diretta. Quanto tempo ci sarebbe voluto per fare la
prescritta estrazione? E con tale
designazione diretta nominò il dott. Mario Orrei, il dott.
Andrea Canonico e la dottoressa Raffaela Capriglione. Vagando invece nel
sito istituzionale di Alto Calore Servizi SpA ci si imbatte invece nella cd.
pagina della Trasparenza che tanto trasparente poi non è se vi sono tanti
strani filtri da rimuovere e dopo la loro rimozione le notizie ricercate
vengono così catalogate “ Nessun dato disponibile al momento per questa sotto
sezione.” Provare per credere!
Solo consultando il Bilancio 2016 di Alto Calore Spa è possibile
vedere da chi sia costituito il Collegio Sindacale : Presidente il dott.
Michelangelo Ciarcia, Sindaci la dr.ssa Maria Pastore ed il dr. Mario Orrei (
lo stesso dell'ATO ). E vien da chiedersi se anche il collegio Sindacale di
Alto Calore Servizi spa sia stato scelto con una designazione diretta o con il
metodo del sorteggio. Ma ormai credo siano maturi i tempi per comprendere
cosa sia davvero avvenuto nell'ATO Calore Irpino e soprattutto nelle società
Alto Calore Patrimonio e Alto Calore Servizi, oberata da tantissimi debiti,
dovuti anche ad un misterioso algoritmo di calcolo inventato per coprire un
tremendo imbroglio. Sono convinto che l'On. Maraia, di recente eletto col
Movimento 5 Stelle, vorrà continuare la battaglia intrapresa dal Suo compianto
Papà che condivideva molte mie battaglie per dare trasparenza al ciclo
integrato delle acque, evitando sperperi e malaffare.
Vitalizi, arriva la delibera Fico: risparmi per 40 milioni Ne vengono erogati 1.405, 1.338 verranno ricalcolati al ribasso
Il presidente della Camera Roberto Fico ha illustrato all'Ufficio di presidenza di Montecitorio il testo della delibera per il superamento dei vitalizi degli ex deputati. Se il testo passerà com'è, il nuovo sistema che ricalcola tutti i vitalizi finora percepiti sulla base del sistema contributivo, entrerà in vigore alla Camera dal 1 novembre. La delibera verrà votata nella settimana tra il 9 ed il 13 luglio, e gli emendamenti potranno essere presentati entro giovedì.
Secondo fonti della presidenza della Camera, la delibera Fico sui vitalizi consentirebbe alla Camera un risparmio di circa 40 milioni di euro. Il "vitalizio minimo" sarà di 980 euro al mese, e andrà a chi ha fatto una sola legislatura. Il minimo per chi subirà una decurtazione superiore al 50% del vitalizio sarà di 1.470 euro. I vitalizi erogati ad ex deputati dalla Camera sono in tutto 1.405; di questi, 1.338 saranno ricalcolati e dunque abbassati, mentre gli altri 67 non verranno ritoccati: in base alla delibera, quelli percepiti da ex deputati che hanno sulle spalle almeno 4 legislature si fermeranno al valore del 31 ottobre prossimo, alla vigilia dell'applicazione della delibera ove venga approvata. Nel lavoro che ha portato alla stesura della delibera, viene sottolineato, c'è stata una "collaborazione istituzionale con Inps e anche con Istat".
lunedì 25 giugno 2018
Comune, una storia nuova ma solo a metà Ciampi eletto ma senza maggioranza. E la palla torna al Pd
La storia è stata scritta, bisognerà vedere se durerà. Certo il fatto che Avellino abbia per la prima volta un sindaco a Cinque Stelle è un qualcosa che resterà negli annali della città. Guardando i dati dell'affluenza non è una sorpresa la vittoria di Ciampi. Il crollo della percentuale dei votanti rispetto al primo turno ha chiaramente favorito il candidato pentastellato, attorno al quale si è compattato tutto il Movimento, e pezzi di elettorato che nel primo turno avevano scelto altri candidati, insieme alla voglia di cambiamento degli elettori. E che Ciampi vinca nelle periferie è un messaggio ancor più chiaro soprattutto a chi, nel centrosinistra, proprio nei quartieri e dai quartieri ha tratto la sua forza elettorale. Il candidato del M5S ha vinto praticamente in tutte le sezioni, confermando una voglia di voltare pagina che, anche se in modo non razionale, ha travolto tutto e tutti.
La vecchia politica, i soliti nomi, i registi della candidatura di Pizza: l'elettorato, il cui voto va sempre rispettato, ha detto basta con questo schema. La campagna elettorale è finita ma i numeri del consiglio comunale non consentono di poter parlare tranquillamente di avvio della nuova consiliatura. Il problema adesso è numerico oltre che politico. La svolta tanto agognata potrebbe rimanere sulla carta in assenza di una maggioranza. Ciampi non ha i numeri per governare e il paradosso dei prossimi giorni sarà rappresentato dal fatto che l'attenzione sarà tutta per ciò che deciderà l'opposizione più che al percorso di completamento della giunta a Cinque Stelle. Ovviamente quanto è accaduto meriterà una riflessione approfondita all'interno delle forze politiche, soprattutto nel Pd che ha vissuto stanotte, la perdita "degli affetti più cari" (il governo della città). A Ciampi, per ora, i complimenti e gli auguri di buon lavoro. Il difficile per il neo sindaco arriva adesso, ma intanto un pezzo di storia è stata scritta e non era scontato che accadesse.
“Avellino risultato straordinario dopo 70 di dominio Dc”: Di Maio fa gli auguri al sindaco Ciampi Il Ministro del Lavoro ringrazia con un post su fb gli attivisti M5S che “si sono fatti il mazzo” per vincere il turno di ballottaggio
«Imola e Avellino sono 5 stelle! Sono risultati straordinari in due città dove da 70 anni dominavano i partiti e gli uomini della Prima Repubblica: a Imola il Pci e poi i partiti del centrosinistra, ad Avellino la Dc. I dati di tutti i ballottaggi ancora non sono definitivi, ma due risultati che sono arrivati questa sera devono renderci molto orgogliosi: Imola e Avellino da oggi hanno due sindaci 5 Stelle: Manuela Sangiorgi e Vincenzo Ciampi! I nostri candidati con una sola lista hanno battuto delle accozzaglie di decine di liste composte da quelle persone che hanno sempre fatto il bello e il cattivo tempo in queste città. Davide ha battuto di nuovo Golia. Con una lista, pochi fondi ma tanto amore per queste città e per questo Paese. Presto sapremo i risultati definitivi di tutti i ballottaggi, ma intanto faccio i migliori auguri ai nostre due nuovi sindaci e ringrazio tutti gli attivisti che si sono fatti il mazzo. Siamo una squadra imbattibile», questo il commento del Ministro del Lavoro Luigi Di Maio a seggi ancora aperti.
martedì 19 giugno 2018
L’Irpinia che non ti aspetti: sostenibilità, opportunità e sviluppo locale attraverso il cilcloturismo
Domenica 17 giugno si
è svolto, presso l’Abbazia del Goleto Sant’Angelo dei Lombardi (AV), un
incontro sui temi della sostenibilità, opportunità e sviluppo in Irpinia
attraverso il cicloturismo. L’iniziativa ha aderito alla Giornata Nazionale
#AppenninoBikeTour, progetto nato in seguito al Patto di Amicizia per uno
Sviluppo Sostenibile dell'Appennino siglato al G7 Ambiente di Bologna ed al
ciclo-viaggio Appennino Bike Tour, il Giro dell'Italia che non ti aspetti che,
la scorsa estate, ha visto Sindaci e rappresentanti di istituzioni di tutta
Italia attraversare la Dorsale in bicicletta portando il tricolore con
l'obiettivo di individuare una progettualità unitaria per il suo rilancio.
Lo sviluppo turistico del territorio è
sicuramente un tema d’interesse comune a quanti lo vivono e lo amministrano. Il
cicloturismo è una forma di turismo eco-compatibile
e rispettoso dell’ambiente e delle tradizioni, che secondo i promotori
“Carmasius” ben si sposa con le caratteristiche dell’Irpinia, ne hanno dato
conferma anche il dott. Giuseppe Clemente medico dello sport e la Dott.ssa
Maria Teresa Lo Conte Biologa-Nutrizionista e Don Rino Morra, Direttore Ufficio
Turismo Sport e Cultura della Diocesi di Sant’Angelo dei
Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, che ha ribadito l’importanza dello sport come
elemento di coesione e crescita delle nuove generazioni.
Il mondo della bicicletta è un esempio
lampante di come mestieri e professionalità anche molto diverse fra loro
possano svilupparsi nello stesso settore, in maniera innovativa, instaurando un
circolo virtuoso fra nuova economia e nuovi lavori, contribuendo così a
rivitalizzare territori normalmente non votati al turismo classico.
A tal proposito Carmasius ha relazionato
dettagliatamente sulle potenzialità del territorio e sulle possibili ricadute
economiche che ne possono derivare. “l’Irpinia in sella” è l’idea progettuale
che la neo-cooperativa ha voluto lanciare al territorio, per il territorio, una
serie di iniziative la cui mira la promozione e lo sviluppo del cicloturismo in
Irpinia.
Antonio Gentile, sindaco di Guardia
Lombardi, ha dichiarato: “siamo onorati di essere stati scelti come unico
comune tappa in Irpinia e ribadiamo il nostro appoggio e la nostra disponibilità
a collaborare a questo progetto”.
Tony Lucido, Presidente Regionale UNPLI
Campania plaude all’iniziativa: “come pro loco da anni a servizio del territorio
ammiriamo e condividiamo l’impegno delle ragazze Carmasius e ci auguriamo che
il loro entusiasmo e la loro competenza possa fare da volano per il futuro
dell’Irpinia”.
Erano presenti diversi sindaci irpini,
presidenti e rappresentanti di associazioni e federazioni, insieme ad un
numeroso e attento pubblico.
A conclusione dell’incontro le ragazze
Carmasius hanno voluto dare un’idea concreta del loro modo di progettare il
turismo, regalando al pubblico presente un “gadget emozionale”.
lunedì 18 giugno 2018
Le guerre codarde di Salvini & C. ci coprono di vergogna di fronte al mondo
E’ un vecchio trucco dei regimi quello di inventarsi nemici e muovere guerre per aumentare i propri vacillanti consensi. Mussolini mosse guerra alle “plutocrazie” e finì molto male per lui e per il Paese. Matteo Salvini giustamente non vuole correre questi rischi e pertanto si è scelto un nemico su misura, con il quale la guerra sia facile e relativamente poco dispendiosa, e la vittoria certa per quanto poco onorevole. E’ così che l’uomo forte dell’attuale governo, con il suo codazzo di pentastellati amorfi e tecnocrati riciclati, ha dichiarato guerra ai poveri che, spinti dalla fame e dai conflitti, cercano sopravvivenza in Europa.
Le vittime già si contano a centinaia, affogate nel Mediterraneo o massacrate a suon di stupri e torture nei lager delle milizie libiche alleate del Nostro, come già del suo predecessore e ispiratore Marco Minniti. Lontani i tempi in cui la Marina militare italiana, con l’operazione Mare nostrum, dava al mondo un esempio luminoso di solidarietà e protezione degli afflitti. Oggi militari, poliziotti e carabinieri sembrano pedine inconsapevoli al servizio delle disumane strategie di Salvini & C.
Alla foga contro i migranti Salvini unisce l’insulto contro governi e popoli amici, come quello tunisino, e lo sventolamento trumpiano della bandiera del protezionismo economico per beneficiare questa o quella categoria. Ma soprattutto il neoliberismo all’ennesima potenza. La flat tax per far diventare più ricchi i ricchi e più poveri i poveri e silurare definitivamente i servizi pubblici già disastrati. Ma anche l’impegno a rivedere la legge contro il caporalato, una delle poche misure positive varate negli ultimi anni a dimostrazione del fatto che i migranti come schiavi vanno pure bene, purché non alzino la testa e reclino i propri sacrosanti diritti di lavoratori. Altrimenti faranno la fine di Soumalya Sacko.di Fabio Marcelli
domenica 17 giugno 2018
Ballottaggio, “né con l’accozzaglia di Pizza né con Ciampi.
Ballottaggio, “né con l’accozzaglia di Pizza né con Ciampi. Noi coerenti e trasparenti: all’opposizione di entrambi”: Arace dà il bene servito ai due schieramenti
La candidata di Si Può non ha dubbi sulla ‘Santa Alleanza’ pro M5S: diciamo no a chi vuole annullare differenze politiche e programmatiche. Mai con chi governa con la Lega
«Abbiamo riconquistato il diritto di parola in consiglio comunale, grazie ad una campagna elettorale faticosa portata avanti con grande generosità da tutti i candidati. Saremo dove gli avellinesi ci hanno collocato all'opposizione, sia che vinca l'accozzaglia di Pizza, sia se vinca il M5S di Ciampi». Nadia Arace chiarisce subito la posizione della sinistra rispetto al ballottaggio del 24 giugno: né con gli uni né con gli altri.
«C'è chi sta mettendo in giro interpretazioni fantasiose secondo cui noi rischiamo di non essere più in consiglio se vincesse il M5S, pur di strappare i voti dei nostri elettori. Falso, comunque vada il ballottaggio noi saremo in aula con la nostra autonomia e la nostra proposta fatta di temi dirimenti per la città, salute pubblica, perequazione, delocalizzazione dello Stir, politiche sociali. E' su questo che gli elettori ci hanno dato fiducia e mandato per essere rappresentati. In noi hanno visto trasparenza e generosità, merce rara in questa campagna elettorale che verrà ricordata per il narcisismo di qualcuno e l'ansia di governismo di altri. Nulla ci impedirà di dire la nostra dentro e fuori dall'aula consiliare. Ho ben chiari, sin da adesso, chi saranno i miei compagni di viaggio in questi cinque anni» commenta Arace. «La nostra è una scelta di grande autonomia, quello che Todisco (Art Uno Mdp) chiama campo largo di centrosinistra, è per noi una vendita al miglior offerente che, chiaramente non ci appartiene" prosegue.
La candidata sindaco di "Si Può" dunque si prepara a cinque anni di opposizione molto probabilmente in solitaria chiamandosi fuori dagli schieramenti in campo per il ballottaggio. Da un lato il centrosinistra ampio di Nello Pizza, dall'altro il M5S di Vincenzo Ciampi che gode dell'appoggio esterno del centrodestra e delle civiche "Mai Più" e "La Svolta Inizia da Te". «Chiunque vincerà dovrà fare i conti con un consiglio che ha rieletto per intero il sistema di potere, la questione morale e gli autori del disastro. Noi restiamo distanti dalle due opzioni in campo e respingiamo ai mittenti gli appelli al sostegno. Ultimo in ordine di tempo quello arrivato ieri dall'ex presidente del Consiglio Gentiloni che ha definito il "mucchio selvaggio" di Pizza come esempio nazionale, ma forse non gli sono stati presentati i consiglieri che hanno eletto». Porte chiuse anche al M5S: «Se Pizza ha torto, Ciampi non ha necessariamente automaticamente ragione. Gli riconosco solo il garbo di averci chiamato per chiedere i nostri voti. La distanza politica tra noi e loro è abissale. Mai al fianco di chi governa con la Lega di Salvini e che avalla politiche contro i migranti, le donne, i gay. Né ci convince l'ipotesi mesa in campo adesso di un governo di salute pubblica con tutti gli sconfitti al primo turno. Significherebbe annullare differenze politiche e mandati elettorali». A domanda precisa della stampa, Arace smentisce di aver dato la propria disponibilità a Cipriano per prendere parte all'operazione in corso a sostegno di Ciampi «assolutamente no. Forse prima di parlare per conto nostro, Cipriano dovrebbe partecipare ai nostri incontri ed ascoltarci». Nessuna indicazione di voto dunque dalla sinistra «con grande chiarezza affidiamo all'autonomia dei nostri elettori le loro eventuali scelte per il ballottaggio. Noi sappiamo da quale parte stare, andremo avanti per la nostra strada sedendo all'opposizione di chiunque vincerà. E' quello lo spazio politico in cui agiremo». Nella foto Nadia Arace
sabato 16 giugno 2018
giovedì 14 giugno 2018
Piazza Castello … continua la storia infinita …
Piazza Castello … continua la storia infinita …
Leggo, perplesso, le tante cose dette in queste ore dagli amministratori uscenti che vorrebbero tranquillizzare gli Avellinesi sui tempi di riapertura di piazza Castello. Il Comune di Avellino, secondo note di stampa, vorrebbe chiedere il dissequestro dell'area, anche senza la dichiarazione di avvenuta bonifica. E veramente paradossale è la vicenda che vede la Procura ordinare al Comune lavori per la messa in sicurezza permanente del sito contaminato di piazza Castello ed il Comune negare gli atti che accertino l'avvenuta bonifica. L'ARPAC infatti avrebbe avanzato la richiesta di operare ben 6 indagini – una ogni 6 mesi – per poter escludere la presenza nel sottosuolo di metalli pesanti. Quindi dovrebbero passare ben tre anni prima di poter ricevere dall'ARPAC la prescritta dichiarazione. Ma per poter “saltare“ tali tempi ci sarebbe stato in Provincia un incontro – anche alla presenza dell'ARPAC - per definire la documentazione da inviare alla Magistratura e ottenere il dissequestro dell’area. Un incontro davvero strano questo alla Provincia, e sarebbe interessante conoscere chi siano stati i partecipanti, anche perché è cosa nota che a sedere in Consiglio Provinciale vi è lo stesso Festa che fu assessore all'Ambiente del Comune di Avellino. E sarebbe interessante conoscere anche la posizione dell'ARPAC che, dopo aver richiesto ben 6 indagini scaglionate nel tempo, si dice disponibile per una transitoria soluzione. La verità è che – con il progetto “Messa in sicurezza permanente del sito contaminato di Piazza Castello” dell'importo di euro 1.357.291. la cui variante fu approvata nel gennaio 2017 – la situazione si è addirittura aggravata, creando un vero e proprio tappo sulla piazza; nel suo sottosuolo continuano a permanere elementi fortemente inquinanti percorsi dalle acque sotterranee provenienti dalla zona di Rione Parco e che si riversano nel torrente Fenestrelle. Di tale drammatica situazione erano stati informati - con una nota scritta di un collaudatore tecnico-amministrativo datata 15 maggio 2012 - sia il Sindaco dell'epoca Galasso sia l'assessore all'Ambiente Festa. Con molti articoli e per anni ho cercato di evidenziare tale drammatica situazione la cui risoluzione è destinata purtroppo a durare. E' bene non illudere gli avellinesi con dichiarazioni fatte a pochi giorni dal ballottaggio.
Arch. Claudio Rossano
mercoledì 13 giugno 2018
Jacopo Fo molla l'M5S
Commenti:
62
Jacopo Fo molla l'M5S sui migranti: "Porti chiusi? Tornerò a non votare"
L'amarezza del figlio del premio Nobel Dario: "Mi sono dato un tempo per giudicare il governo. Certo con porti chiusi e flat tax a favore dei ricchi..."
L'amarezza del figlio del premio Nobel Dario: "Mi sono dato un tempo per giudicare il governo. Certo con porti chiusi e flat tax a favore dei ricchi..."
Sul tema dei migranti, la base del MoVimento Cinque Stelle è tutto meno compatta, questo lo sapevamo da tempo.
Chi aderisce a una linea immigrazionista e terzomondista "alla Fico" e chi invece non esita a schierarsi con Luigi Di Maio che a suo tempo aveva definito le ong "taxi del mare", suscitando dure polemiche fra i militanti. Oggi però i grillini perdono un grande elettore proprio sulla nuova linea dura adottata in merito alla questione della nave Aquarius: Jacopo Fo, figlio del premio Nobel Dario. Intervistato da Repubblica, l'attore ed attivista di sinistra esterna tutta la propria amarezza.
"Sono allarmato dalle posizioni sull'immigrazione, è una situazione molto pericolosa, c'è il rischio che l'Italia sia complice di nuovi massacri in Libia - protesta - Io come tanti ho votato il M5S sperando in un vero cambiamento. Mi sono dato un tempo per giudicare questo governo. Aspetto i fatti, mi sono detto. Certo se i fatti sono chiudere i porti a donne bambini e disperati o la flat tax a favore dei ricchi tornerò a non votare come ho fatto per molti anni. "
"Ho molti amici nei cinquestelle - prosegue Fo - Il disagio c'è, inutile negarlo. Il nostro problema non è l'Europa né l'immigrato come Salvini continua a sostenere. Il problema è la burocrazia che è una tassa del 10% su tutti e lo spreco di soldi pubblici. Ma la narrazione della Lega sull'immigrazione ha vinto. Gli italiani vogliono questo. E non da oggi."
Tuttavia il figlio del premio Nobel non vede molte alternative: "L'alternativa quale sarebbe? La politica fatta da Minniti? E prima di lui da Berlusconi e Monti?". Insomma, per gli ultimi dei comunisti le speranze sembrano proprio perdute.
martedì 12 giugno 2018
Gli elettori e il voto
Gli elettori e il voto
Nella Grecia antica i governi erano scelti direttamente… dagli dei, o meglio dal caso. Veniva estratto da un’urna il nome di un magistrato che era graffiato su cocci di terracotta (in greco, ostracon). Per votare le leggi si ricorreva invece a sassolini colorati, bianchi o neri. L’Iran, invece, ha mantenuto a lungo il record dell’elettorato più giovane del mondo: fino al 2007 potevano votare tutti i ragazzi e le ragazze che avessero compiuto i 15 anni d’età. E cosa succede se l’elettorato è analfabeta? In Ghana, durante una tornata politica, si è risolta la questione stampando sulle schede elettorali le facce dei candidati. Vota oggi, te ne pentirai domani.
Marco Marandino vince per circa 180 voti,
Dodici nomi nel nuovo consiglio comunale di Sant’Angelo dei Lombardi. Otto per la maggioranza e quattro per l’opposizione. Marco Marandino vince per circa 180 voti, in attesa della proclamazione e dei numeri definitivi. Fondamentale il supporto del sindaco uscente Rosanna Repole con 236 preferenze. Il secondo più votato nella tornata elettorale è Vincenzo Gargano, già assessore con Michele Forte. Raggiunge ben 195 voti. Centra l’obiettivo Gianluca Antoniello, che cinque anni fa restò fuori dal Comune con la lista di Repole. Per lui 129 voti. Benissimo anche il segretario del Pd, Michele Policano (128). Michele Imbriano ne prende 94, Angelo Amoroso 82 e Giuseppe Landolfi 81. Valeria Braccia 78. Questi i nomi eletti della lista “La Nostra Sant’Angelo”. I non eletti sono Giuseppe Gelsomino (59), Antonio Braccia (52), Michele Natale (38), Domenico Fuschetto (29).
Nella lista “Sant’Angelo Futura” entrano in consiglio il candidato sindaco Nicola Santoro. L’apporto più rilevante è arrivato da Alessandro Colagrossi, che con 173 preferenze è il terzo più votato dell’intera competizione. Dietro di lui si piazzano in lista Giuseppe Marra (129) e Domenico Corvino (124). Questi i quattro eletti dunque. Ingresso sfiorato in consiglio per uno dei più giovani in squadra: Giovanni Romano ottiene 121 voti. Il nome di Raffaele Montemarano è stato scritto 93 volte. Per Ermanno Vespasiano 86 voti. Per Cristopher
Camerlingo 67. Emanuela Del Genio si ferma a 56. Angelina Gelsomino a 49. Filomena Ferrantino 39 e Ausonia Cetta 18. Foto Enrico Mongiello (La piazza di Sant'Angelo dei Lombardi.
lunedì 11 giugno 2018
Comune di Bagnoli Irpino Teresa di Capua Sindaco
Comune di Bagnoli Irpino
Teresa di Capua (Progetto per Bagnoli) eletta col 50,34%
Marandino è il nuovo sindaco
Elezioni amministrative 2018 Sant’Angelo dei Lombardi, Marandino è il nuovo sindaco
Elezioni comunali 2018 Sant'Angelo dei Lombardi ecco il nome del sindaco eletto alle amministrative del 10 giugno
domenica 10 giugno 2018
Sto imparando a camminare
Una lunghissima, appassionata lettera scritta dall'autore al suo migliore amico. Con il cuore e l'anima in mano, Angelo Palatano ricorda i momenti vissuti intensamente insieme a lui, gli studi, i progetti, le speranze e il muretto su cui sedevano discutendo e dissertando sulla vita, sull'arte, sulla letteratura... Passaggi commoventi e pieni di vero struggimento, perché l'amico non è più su questa Terra. E scopriremo che Angelo convive anche con un altro dolore, che la sua incredibile forza interiore riesce a trasformare in una sfida e in una preziosa opportunità per esplorare, carpire, sviscerare il senso della vita. Con l'autorevolezza di un dotto e la fragilità di un bambino, l'autore mette a nudo tutte le sfumature della sua personale battaglia con la disabilità, con i momenti di sconforto, con le illusioni, le cadute, le rinascite. Confidandosi con l'amico proprio come avrebbe fatto un tempo. Una vita intensa e ricca di insegnamenti, per chi ha la sensibilità e la levatura morale per riuscire a coglierli.
Il giorno 16 giugno alle ore 17,00 presso il palazzo baronale di Cassano Irpino, Angelo Palatano presenterà il suo libro.
Sto imparando a camminare
Il giorno 16 giugno alle ore 17,00 presso il palazzo baronale di Cassano Irpino, Angelo Palatano presenterà il suo libro.
Sto imparando a camminare
Sant’Angelo dei Lombardi LA TREDICINA DI SANT'ANTONIO Tra nostalgia, ricordi e tradizioni popolari
Sant’Angelo dei Lombardi
LA TREDICINA
DI SANT'ANTONIO
Tra nostalgia, ricordi e
tradizioni popolari Si tiene tutte le mattine, dal 31 maggio
al 12 giugno, la tredicina in onore e devozione di Sant'Antonio da Padova, alle
6,30 c'è il S.Rosario, poi le Litanie ed alle 7 punto, la S. Messa, tutto
termina con una sola strofa del canto"..O dei miracoli..."
A Sant’Angelo dei
Lombardi è molto forte e sentito il culto e la devozione per Sant’Antonio da
Padova, anche la chiesa, con l’antico
convento, pur essendo esso dedicata a San Marco, comunemente viene chiamata di
Sant’Antonio. Da sempre, pur trasformata nella definizione c’è stata
l’Associazione, chiamata, Società di Sant’Antonio di Padova. Ogni anno, ormai
da secoli, nell’avvicinarsi del 13 giugno, la ricorrenza di Sant’Antonio, come una sorta
di preparazione, la comunità parrocchiale, nel tempo, con a capo i suoi
parroci e sacerdoti, i fedeli e devoti, celebrano la “tredicina”. 13 giorni
precedenti la festa del Santo di Padova, con preghiere e S.Messa. Anche
quest’anno, come da sempre, si tiene la tredicina di Sant’Antonio. C'è sempre
gente che va a piedi, alcuni salgono da "li Morrongielli", alcuni
fanno la strada della Fontana Piccola, passano sotto “il muro delle monache”,
diversi vanno per via Criscuoli, tanti vengono con la macchina, diversi
fedeli giungono anche da Rocca San Felice. E' bella l'aria assonnata dei
partecipanti, i ragazzi che sostano all'ingresso della chiesa. .,Alcuni
santangiolesi ritornano al paese, da lontano, proprio per l'occasione, in
passato Peppino De Vitto, purtroppo scomparso, veniva apposta
da Candela ogni mattino, altri ritornano a Sant’Angelo da Trieste,
da Milano, Roma, Svizzera, Aprilia. Addirittura quest'anno è venuta in
anticipo dagli Stati Uniti, una bella signora Gaetanina Morrongiello, che,
tutte le mattine, con cuore pieno di emozioni corre alla chiesetta della
sua infanzia e gioventù, per riannodare, con gli occhi lucidi bagnati dall'
emozione dei ricordi, la sua storia. Altri ancora, vengono da paesi
vicini dove nel tempo si sono trasferiti. Poi, passano per la mente i volti di
quanti non ci sono più. Quest'anno tra i tanti che non ci sono più,
mancherà la simpatia e l'umanità di Nicola Fasano. Poi, ci sono i profumi
dei fiori, le ginestre colorate e profumate, i raggi di sole che
penetrano nella chiesa di San Marco (questa è la 2a chiesa più grande di Sant'Angelo),
attraverso il finestrone ed illuminano l’altare ed il tabernacolo. Quest'anno
noto un leggero ma costante, calo di persone e di giovani; forse perché
alcuni uffici sono stati chiusi o trasferiti, così, molta gente viaggia,
o non c'è più, oppure si è trasferita altrove. E' molto bello leggere,
ascoltare i ricordi, di diverse persone, sulla loro partecipazione e
sulle emozioni provate in passato, che fanno da colonna sonora, quasi da film,
ed accompagnano, con la mente, e con nostalgia, in queste prime giornate di
giugno, quanti vivono lontano dal paese; significa che in tanti ancora,
è radicato un forte senso di appartenenza. Pur vivendo lontano ci si
sente parte di una storia, di un modo di fare o di essere, che, in tanti,
singolarmente o collettivamente, abbiamo condiviso. Infatti, partecipando, di
persona o rivivendo con la memoria, si rafforza anche in loro la propria identità,
l'appartenenza, cosi difficilmente ci si
smarrisce!
Da
tanti anni, troppi, l'appuntamento pomeridiano della tredicina non c'è più,
anche se spesso alcune persone erano le stesse che partecipavano il mattino,
comunque era molto bello parteciparvi, c'era un mix generazionale, con
interessi diversi, tutti però accumunati da un devozionismo, religiosità
popolare, tra storia e tradizioni del passato comuni e dalla gioia di stare
insieme! Riaffiorano i ricordi di belle passeggiate, di un prete amato da tutti,
don Bruno Mariani, che accompagnava, a piedi, tanti giovani, ragazzini ed
adulti. La camminata era l'occasione per far parlare, per capire, per sostenere,
nella crescita e nella speranza, di un domani migliore.
Al mattino andavano alla tredicina, le
mamme, che al ritorno avevano un passo veloce, le nonne che più lentamente,
accompagnavano l'incedere dei passi, con la recita del Rosario e con qualche
pettegolezzo, oggi gossip, gli studenti prossimi agli esami ripetevano qualche
lettura e…affidavano il loro futuro scolastico al Santo dei Miracoli, per esami
e scrutini finali. Mentre, il pomeriggio, essendoci più tempo a
disposizione, c'era tanta gente, giovani in modo particolare, tanti i giuochi
che si improvvisavano lungo la strada o sul piazzale antistante la chiesa: la
cavallina, spezzacatene, quanti passi mi dai Madama Dorè, oppure la settimana,
è arrivato l'ambasciatore, ecc.ecc. questi pomeriggi, alla tredicina, spesso
accompagnavano la crescita di bimbi, che diventavano ragazzi e di ragazzi, che
si avviavano ad essere adulti, nascevano le prime simpatie, le prime emozioni,
i primi innamoramenti, si rafforzavano le amicizie.
Alcuni ragazzi andavano a dissetarsi alla
fontana de “Ischi”, altri alla fontana della “La Sala”, alcuni coglievano
qualche fiore lungo la strada, altri qualche frutto, ciliege, gelsi bianchi,
“faucci” piccole fave, se la stagione anticipava, verso la fine c’erano anche
“i ceci”.
In
tanti, con gioia e semplicità, anche con la partecipazione alla
"Benedizione Eucaristica", al Tantum Ergo...si avvicinavano alla
fede!
Il ritorno "in paese", al
centro, era spettacolare, una sorta di corteo variopinto, con gente di ogni
età, giovani, nonne e ragazzi, si cantavano le canzoni dello Zecchino
d'oro, di San Remo, Cantagiro e disco per l’estate, oppure canzoni da scout: come …Jon Braun, la macchina del capo,…si provava
qualche passo di marcia, cantando e camminando, con interessi diversi e
suggestioni individuali e collettive, si lanciavano appelli ed
inviti alle tante ragazze ospiti dall’Istituto per orfanelle delle Suore Vincenziane.
Questo, tra nostalgia, ricordi e tradizioni popolari,
era un modo di essere negli anni 60/70, fatto di semplicità, di essenzialità e
di speranza, tra religiosità popolare ed impegno per un mondo migliore! Tony Lucido
venerdì 8 giugno 2018
TONY LUCIDO ALLA GUIDA DELL’UNPLI CAMPANIA
Le 520 Pro Loco scelgono un irpino per
la nuova guida dell’UNPLI Campania
TONY
LUCIDO ALLA GUIDA DELL’UNPLI CAMPANIA
Unità e solidarietà per un nuovo
protagonismo delle Pro Loco
Il giorno 4 giugno u.s. a
Camposano (NA) durante l’Assemblea Elettiva dell’UNPLI Campania, Tony Lucido è
stato eletto Presidente Regionale delle 520 pro loco campane.
Tony Lucido,
Presidente storico della Pro Loco Alta Irpinia di Sant’Angelo dei Lombardi, da
sempre in prima linea nella promozione, difesa e tutela del territorio irpino è
stato individuato come successore di Mario Perrotti, che ha guidato le pro loco
campane verso un grande protagonismo per
un ventennio.
Il neo Presidente Lucido, persona
semplice, umile, onesta e di grande sensibilità, guida da anni la Pro Loco Alta
Irpinia, con sacrificio ed impegno, nella promozione del territorio irpino e di
Sant’Angelo dei Lombardi, con al centro l’Abbazia del Goleto, delle tradizioni, della storia, dell’enogastronomia
altirpina anche attraverso la manifestazione, ormai, di respiro interregionale,
Rassegna dei Prodotti Tipici – Enogastronomia – Artigianato – Arte e Cultura -
La Sagra delle Sagre, giunta alla diciottesima edizione.
Un impegno sostenuto insieme a
collaboratori e volontari del Servizio Civile, che non si limita ad alcuni
momenti dell’anno e ad alcuni ambiti, infatti la pro loco santangiolese, oltre
a curare l’accoglienza e l’accompagnamento dei turisti, cura info point e
diversi momenti di promozione del territorio e salvaguardia dell’ambiente,
promuove anche campagne di solidarietà sociale ed umana.
Lucido ha ben chiari gli
obiettivi del suo nuovo impegno: “In primo luogo l’impegno è rivolto all’unità
e al valore della solidarietà nell’UNPLI in un momento delicato, fondamentale
poi diventa ristabilire relazioni positive con i vertici nazionali e regionali,
perché emerga, al di là della burocrazia, l’impegno costante e spesso
silenzioso delle pro loco in difesa del territorio, nel portare avanti la
salvaguardia della storia e delle tradizioni. Le pro loco campane chiedono di
essere partner di pari dignità nel processo di promozione turistica e sociale,
intercettando anche le nuove dinamiche della comunicazione e dei flussi
turistici. In sostanza – continua – il mio obiettivo è rimettere al centro le
Pro Loco nel contesto regionale, per l’impegno, per il lavoro che svolgono
quotidianamente nel conservare le tradizioni, nella promozione culturale,
storica ed enogastronomica, nel favorire il senso di identità e di appartenenza
e per il forte e concreto interesse che creano con le loro attività, con grandi
ricadute economiche. L’interlocutore privilegiato è la Regione Campania, ma c’è
bisogno di un impegno corale, c’è necessità di creare una rete, un
coordinamento territoriale che ci consenta di migliorare l’offerta turistica,
le infrastrutture, l’accoglienza, puntando su ricchezze come il paesaggio, il
patrimonio artistico e l’enogastronomia. La Campania è una regione
straordinaria, il turismo può rappresentare una risposta, anche per le zone
interne, alle problematiche sociali e occupazionali. Le pro loco – conclude
Lucido – chiedono uguale dignità nella promozione delle nuove dinamiche legate
al turismo, chiedono di poter offrire un contributo fatto di proposte e idee”
Oggi alla luce di questa elezione
, con il nuovo Presidente Regionale Tony Lucido, l’UNPLI Campania ancora più
unita e solidale, si candida ad essere protagonista di nuovi processi e nuovi
percorsi sociali ed economici recuperando la memoria, la cultura, il folklore,
i saperi ed i sapori possano far guardare con fiducia al futuro. Nella foto Toni Lucido
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